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Happily Surviving

blog di ricordi, felicità & silly things

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Essere mamma

Bianca. 2 anni.

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Ormai scrivo solo per i compleanni, ma lo sapete che io ho un debole per i compleanni.

Bianca ha compiuto 2 anni lo scorso 24 marzo e se non scrivo com’è Lei oggi, fra qualche anno mi rimarrà solamente qualche foto e poca memoria.

Parla come una matta, dice qualsiasi parola o si sforza di dirla con grande cognizione di causa. Il tono con cui accompagna le sue parole è quasi sempre adatto al contesto. Me ne sono già accorta un bel po’ di mesi fa, quando ha iniziato a dire “Grasssie” ogni volta che qualcuno di noi le dà o restituisce qualcosa, dal bicchiere per bere, al gioco, al suo consolatorio e inseparabile doudou (o Gugumma come lo chiama lei). Continue reading “Bianca. 2 anni.”

Per non dimenticare: Bianca ha un anno

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Bianca ha compiuto un anno il 24 marzo. Di Sabato. Eravamo tutti a casa a festeggiarla. La mattina era sorridente, il pomeriggio distrutta con 39 di febbre….ed è così che alle 17.18 orario in cui veramente è nata, io la tenevo stretta stretta a me a cullarla e a baciarla come un anno fa. Tutto succede per un motivo, e la sua influenza è arrivata in tempo per colmare la mia grande malinconia di vederla crescere.

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Ci stiamo abituando anche noi al calendario dell’avvento

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Foto via web

Quando ero piccola per qualche anno ho avuto il calendario dell’avvento. I classici che si acquistano in edicola o in allegato a qualche rivista. Fatto sta che mi piaceva molto. L’idea di aprire le finestrelle e scoprire cosa c’era o cosa c’era scritto. Per me che da sempre tendo ad accelerare, senza godermi le sorprese, il calendario dell’avvento, nella sua semplicità un po’ mi aiutava. Mi concentravo su quello ed evitavo di mettere sotto sopra la casa per cercare regali di Natale già impacchettati.

Dall’anno scorso, per colpa dei social che osannano TUTTO, mi è venuta voglia di farlo per Giulio. Senza spendere chissachè. Certo potendo scegliere vorrei quello di Ferm Living (!!!)…E così, seppur stanca da 8 ore in ufficio e con un pancione in crescita, una sera mi sono messa d’impegno e ho tirato fuori un mega cartellone, con tante finestrelle tagliate col cutter, il tutto disegnato da me grazie ai mitici acquerelli Ikea (mai più senza per noi!)

Il risultato è opinabile, ma il bello dei bambini è che di fronte a qualsiasi cosa nuova ci scappa un “ohhhhh” e ti danno soddisfazione. Il bello di Giulio è che non conosce i numeri per cui non si è minimamente accorto che nella fretta ho omesso un numero: il 16 mancava in effetti. Continue reading “Ci stiamo abituando anche noi al calendario dell’avvento”

I buoni (difficili) propositi autunnali

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(Questa foto mi fa morire dal ridere)

 

Lo so, di solito i buoni propositi si fanno a fine agosto o a inizio settembre all’inizio di un nuovo periodo e alla conclusione di una lunga vacanza. Qui però andiamo un po’ a rilento e soprattutto siamo in una fase di assestamento infinita, che magari se fra i buoni propositi ci inserisco un forte impegno ad assestarmi magari finisce. “Spero che si”.

Vi avrei potuto ripostare i buoni propositi dell’anno scorso (li trovate qui), perché molti di questi sono proprio validi, ma alcuni devono essere rafforzati perché le condizioni di base sono cambiate e noi non siamo più in tre, ma in quattro in famiglia, e io non sono più uguale all’anno scorso, così come non lo sono quelli che mi sono accanto. Con tutti gli aspetti negativi e positivi che questi cambiamenti si portano dietro.
Ve l’ho detto che i cambiamenti non mi piacciono? Credo di si, almeno in 100 post.

Settembre è stato un mese durissimo, ottobre gli ha fatto tanta compagnia, ma all’alba del 24 ottobre, dopo una notte difficile per le troppo poche ore di sonno so che è arrivato il momento per fare la benedetta lista.

  • Calmarmi, rilassarmi, respirare più lentamente. Anzi no respirare e basta. Anche se sono in maternità quindi ho meno cose da pensare, in realtà vado sempre di corsa, e alla sera inevitabilmente sbrocco (impazzisco). Ho voglia di scappare di casa, di chiudermi in una stanza in silenzio. Tutto questo perchè durante il giorno non tiro mai il fiato. Bene, mi impegnerò a farlo di più, più volte al giorno.
  • Trovare tempo per me. E’ dura con due bambini, ma non è impossibile. Ho voglia di tornare in piscina e fare yoga più spesso. L’allattamento ti tiene in forma fisicamente certo, ma la mia mente ha bisogno di tempo tutto suo. I can do it.
  • Stare di più con Giulio. Da sola con lui intendo. Farlo sentire un po’ figlio e non fratello maggiore. Le poche volte che succede va benissimo e sono certa che continuare può solo farci bene. Abbiamo un rapporto speciale, ma le mie attenzioni sono rivolte più alla Bianca per ora e non voglio rischiare di perdere alcune prime importanti volte di Giulio.
    La cosa che mi ha fatto più male del rileggere i buoni propositi dell’anno scorso? E’ stata quella di leggere nero su bianco che Giulio era sereno e che avrei voluto continuare a vederlo così. Mi ha fatto male perchè ho realizzato che non è più così. E sono certa che non sono solo i miei sensi di colpa che mi oscurano la percezione della realtà. Non è più serenissimo, spensierato, sempre felice. Lo è a tratti, ma per lui a questa età vorrei tutto al quadrato. E ci impegneremo per questo.
  • Riuscire a mollare Bianca e mandarla al Nido. Siamo in simbiosi e se da una parte è bellissimo dall’altra è un disastro. Deve iniziare l’inserimento e l’ho posticipato per ragioni varie. Ora non ho più scuse. E fra poco iniziamo. Ho mille preoccupazioni anche se so che andrà tutto bene e che niente è irreversibile. Ma devo riuscire a mollarla.
  • Scrivere di più qui. Sul mio adorato diario di gruppo che è questo blog. Perchè ogni persona, anche la più insospettabile, che quando incontro mi dice “sai che ti leggo sempre” mi si apre dentro un misto di felicità estrema e imbarazzo. E lo so che arrossisco. Quindi il buon proposito è quello di dare a voi delle ragioni per farmi arrossire di più.
  • Emozionarmi di più, non tenermi per niente e lasciarmi trasportare nel senso più positivo che c’è. Dire a una persona che ti manca, che ti è mancato, che è stato bello vederla, sentirla. Emozionarmi per una storia altrui raccontata, per una buona notizia o per una cattiva. Vivere insomma.
  • Accontentarsi. che ad alcuni sembra una dichiarazione di sconfitta, per me è piena umanità invece.
  • Tornare al lavoro con la voglia che ho in questi giorni di mettermi in gioco e di dare.
  • Superare i brutti momenti che per forza di cose ci sono, ripetendomi che tutto quello che voglio ce l’ho già…perchè è vero e spesso tendo a non metterlo a fuoco.

Questo è il mio manifesto autunnale. Spero che il vostro sia altrettanto arduo perchè almeno so che siamo in tanti a lottare là fuori.

Buon autunno a tutti!!!

Random Stories about being a mom #22

Buon settembre a tutti! In attesa di parlarvi delle nostre vacanze, della nostra estate e di altro, avevo una gran voglia di farmi sentire e torno con una Random Story del primo giorno di estate!

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20 giugno

Oggi Giulio è andato in gita con l’asilo nido. Il primo giorno d’estate. È partito da casa con pantaloni lunghi, scarpe chiuse, maglietta e cappellino, pronto per l’escursione. Destinazione: il parco di Villa Ghigi di Bologna. Fa un po’ sorridere andare in gita nella stessa città in cui si abita, ma sono piccolini e per loro sarà un’avventura spaziale. Gli sembrerà di andare lontano lontano e si sentiranno grandissimi. Non vedo l’ora di sentire i racconti e vedere le foto. Prima sono passata in macchina davanti all’asilo e uno scuolabus giallo era fermo ad aspettare quei 20 gnomi per portarli in quello che a loro sembrerà un bosco immenso…

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quanto vorrei essere una mosca per seguirlo e vedere cosa fa…conosco molte mamme che hanno molta ansia per le gite dei figli. Io che pur sono ansiosa, ma per altre faccende, sono stra felice per queste esperienze che Giulio vive non con noi, ma con la scuola, la sua istituzione di riferimento. Chissà cosa mi dirà oggi…voglio vedergli gli occhi blu che ridono e la faccia arrossata dal caldo. Voglio vederlo mimare la sua gita, e raccontare quello che gli sarà rimasto più impresso.

Piccole grandi storie d’indipendenza.

La mia maternità con qualche dettaglio in più: la mia intervista

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Tutti voi che mi seguite conoscete le mie avventure di mamma grazie alla rubrica Random Stories about being a mum, in cui parlo di me, di Giulio e Bianca attraverso gli stati d’animo del momento…si tratta di momenti sempre abbastanza sereni visto che le scrivo quando loro dormono e io tiro un sospiro di sollievo.

Oggi però trovate qualche riflessioni in più sul mio modo di essere mamma sul blog di Caterina Vita da Ostetrica (questo) che ringrazio tantissimo per avermi dato l’opportunità di fermarmi per mettere a fuoco la mia vita di questi ultimi anni.

Trovate la mia intervista completa a questo link qui 

Spero vi piaccia!

Con questo post il blog va in vacanza in montagna, se vi va seguitemi su Instagram al mio profilo (qui).

Io nel frattempo auguro una felicissima estate a tutti voi!

Random Stories about being a Mom #21

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6 giugno 2017

Bianca dorme in braccio a me, Giulio si sta addormentando in camera da solo, abbiamo letto insieme il Gruffaló e la sua piccolina e poi si sono spente le luci per il riposino pomeridiano. Sono le 14, dovrei pranzare visto che vedo a chiazze nere e mi gira la testa, ma mi fermo a scrivere. Voglio ricordarmi di questo pomeriggio calmo in cui sono felice di essere a casa con entrambi i miei figli. Ieri ho realizzato che essere a casa solo con Bianca è facile perché riesco a fare un sacco di cose, è bello perché me la spupazzo tutta, ma è anche un po’ noioso. Con Giulio parlo, è in piena fase dei perché, per cui rispondo a un sacco di domande (non tutte le so), e sono contenta di averlo qui anche se i suoi ritmi e le sue necessità non mi consentono di fermarmi fuori a pranzo o fare giretti vari. Fuori il tempo è nuvolo e c’è un venticello rinfrescante. Se avessi in terrazza uno scaccia pensieri di bambù oggi farebbe un suono bellissimo. Noi il vento lo sentiamo dai nostri letti e ci godiamo queste giornate di giugno. Essere in maternità è bellissimo e giornate così mi mancheranno tantissimo nei prossimi anni.

Come farò a veder crescere i miei bimbi nel modo e col tempo che veramente vorrei?

Per fortuna questa è una mia domanda…se me la facesse Giulio mi avvarrei del diritto di non rispondere e morirei di malinconia.

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